Volta a Catalunya 2021, UCI indaga sulla presenza di un medico bannato a vita dal ciclismo

Che ci faceva Pedro Celaya alla Volta a Catalunya 2021? Un nome non proprio conosciutissimo nell’ambiente, ma che è ben conosciuto nell’ambito dell’antidoping. Si tratta infatti del medico spagnolo coinvolto nel caso US Postal e radiato a vita dal ciclismo, non solo come soggetto coinvolto a livello lavorativo, ma anche semplicemente come spettatore. La sua presenza a Banyoles, dove si è svolta la cronometro il secondo giorno, ha dunque destato alcune preoccupazioni in seno all’UCI, che ha deciso di fare chiarezza sul suo ruolo, pronta a prendere le misure necessarie.

Secondo quanto riportano Cyclingnews e Marca, il medico iberico ha scambiato battute con alcuni membri dello staff di alcune importanti squadre del circuito, nonché avrebbe scambiato qualche battuta anche con dei commissari UCI presente in Spagna. Le persone interpellate, avrebbero ammesso di non sapere che Celaya non potesse neanche essere lì, precisando comunque che non aveva alcun ruolo lavorativo. Squalificato inizialmente per otto anni per il suo ruolo al fianco di Lance Armstrong, il medico spagnolo è stato poi squalificato a vita, pur non essendo inserito nella lista dei medici con cui non è possibile lavorare (ma sarebbe ridondante visto che è squalificato).

Tuttavia, ora le possibili sanzioni vanno dalla semplice multa fino alla squalifica. Anche se chiaramente per il momento non si tratta neanche di un fascicolo ufficiale, quanto piuttosto di una indagine volta a comprendere quanto successo. “L’UCI è a conoscenza della presenza di Pedro Celaya, soggetto a squalifica a vita per violazioni del regolamento antidoping alla Volta a Catalunya – hanno risposto da Aigle a cyclingnews – Tutte le nostre informazioni in nostro possesso sono state fornita all’ITA (la nuova agenzia antidoping internazionale indipendente, ndr), che si occuperà della faccenda in nome dell’UCI”.

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